Progetto di ricerca: l’impatto delle tartarughe acquatiche sull’ambiente

Progetto di ricerca scientifica:
Trachemys ssp. e l’ambiente; in collaborazione con:
– Università di Firenze
– Università di Bologna

Descrizione progetto:

Progetto di ricerca sulla biologia, l’epidemiologia ed ecotossicologia e l’impatto sull’ambiente delle testuggini acquatiche del genere Trachemys, Pseudemys, Chrysemys ecc. specie esotiche, forte competitore della testuggine palustre Emys orbicularis, ormai diffusa in gran parte d’Europa.

Da parte del Dipartimento di Biologia animale e genetica dell’Università degli Studi di Firenze, lo studio si prefigge di descrivere l’interazione tra specie autoctone e alloctone prendendo in considerazione parametri di adattamento delle alloctone al nostro ambiente; in particolare, verranno considerate le capacità riproduttive delle specie analizzando le reazioni di parentela in singole popolazioni mediante tecniche di DNA fingerprinting, e le relative capacità di dispersione mediante analisi di flussi genici tra popolazioni di zone differenti dell’areale Romagnolo.

Da parte della Facoltà di Veterinaria dell’ Università di Bologna, si propone un protocollo diagnostico dedicato allo studio delle potenziali presenze patologiche e zoonotiche mediante esami parassitologici non invasivi (id est esame parassitologico delle feci e del sangue) per individuare eventuali elementi pericolosi per la salute animale ed umana. Il rischio legato alla disseminazione di agenti parassitari esotici presenti in animali acquatici importati in Italia a scopo ornamentale non va assolutamente sottovalutato, anche alla luce di quanto descritto da autorevoli autori quali Bauer (1991) e Kennedy (1994) in relazione alla crescente movimentazione di organismi acquatici a scopo di allevamento, di ripopolamento, di consumo alimentare ed ornamentale.

Il Tarta Club Italia, associazione naturalista no profit per la tutela delle tartarughe, all’interno del progetto ha le seguenti funzioni :
– Ricerca siti per le catture.
– Richieste autorizzazioni.
– Supporto logistico ed organizzativo in loco.
– Coordinamento fra i due istituti di ricerca.
– I prelievi del materiale biologico richiesto verranno eseguiti dai medici veterinari dell’associazione Dr. Giordano Nardini e Dr. Mattia Bielli che si faranno inoltre garanti del rispetto del benessere animale durante tutte le fasi della cattura e delle manipolazioni necessarie.

In seguito a varie segnalazioni e ad indagini sul territorio il Tarta Club Italia ha individuato i seguenti siti :

1- Laghetto dell’unità di ricerca per la frutticultura (Via Canapona 1 bis, Magliano di Forlì) sito in Via Maglianella, all’interno dell’Oasi di Magliano (l’Unità di ricerca per la frutticultura ha approvato il progetto rilasciando l’autorizzazione alle catture).
2- Laghetto del Parco Urbano Franco Agosto, in Via dell’Appennino, Forlì (l’AUSL di Forlì ha autorizzato le catture).
3- Canale sito in Castiglione di Cervia, Provincia di Ravenna, tra il fiume Savio e l’impianto di irrigazione di Via Pozzetto. In questo sito ci sarà anche la collaborazione logistica del Consorzio di Bonifica Savio-Rubicone molto sensibile alle problematiche ecologiche(l’AUSL di Ravenna non ha contrarietà ma consiglia il parere favorevole del Corpo Forestale dello Stato).

Per queste ricerche si rende necessaria la cattura di un numero di esemplari compreso tra 20 e 30 per ciascuno dei siti.

Per ciascun esemplare, sarà effettuato un tampone cloacale e prelevato il seguente quantitativo di sangue:
– 0,1 cc per le analisi dell’Università di Firenze
– 0,5 cc per le analisi dell’Università di Bologna

Ai soggetti di peso inferiore ai 150 grammi eventualmente catturati verrà prelevato solo il materiale cloacale. Le reti per le catture saranno messe a disposizione dall’Università di Firenze e di Bologna. Esemplari di Emys orbicularis (Testuggine palustre Europea) eventualmente catturati saranno marcati e rilasciati nei siti di cattura.

Gli esemplari di specie alloctona catturati saranno successivamente presi in consegna dal Tarta Club Italia che li inserirà nel proprio centro di recupero “Pianura Cesenate” sito in Via Pisignano 976 a Cesena.

Fase 1 – Posizionamento delle trappole.

Le trappole a nostra disposizione sono di due tipi:
– 1 – A rete con doppia sacca ad imbuto
– 2 – A zattera
Le reti di tipo 1 sono state collocate dal Dr. Claudio Ciofi (Univ. Di Firenze) in quanto già esperto sul loro corretto posizionamento, con la collaborazione dei volontari del Tarta Club Italia(Agostino Montalti, Mirko Giorgioni e Davide Rinaldi). Purtroppo successivamente questo tipo di reti se pur efficientissime su ruscelli e canali, si sono rilevate di scarsa efficacia su grandi superfici d’acqua.
Mentre si sono rilevate ottime quelle a zattera. Questo è dato dal fatto che le Trachemys amano nuotare nel centro del lago(diversi esemplari sono stati avvistati) e sono attratte dagli oggetti che vi trovano(solitamente tronchi) per salirci sopra e poter fare basking.
Mentre le trappole a zattera, facili da posizionare, sono state collocate dai volontari del Tarta Club Italia.
Inoltre le trappole a zattera hanno il vantaggio di evitare catture indesiderate. 6 trappole del tipo 1 sono state posizionate nel lago dell’Oasi di Magliano, il giorno 30 luglio 2008. Cogliamo l’occasione di ringraziare il gentilissimo direttore del CRA (Unità di Ricerca per la Frutticoltura), Dr. Walter Faedi che ci ha messo a disposizione un collaboratore e i locali per le operazioni di misurazione e prelievi dagli esemplari catturati. Mentre 2 trappole a zattera sono state posizionate nel laghetto del parco urbano Franco Agosto, il giorno 02 agosto 2008.
Purtroppo al momento dell’inizio dei lavori non ci era ancora arrivato il permesso per le catture sul terzo sito(canale a Castiglione di Cervia), quindi i lavori di cattura su questo ultimo sono stati rinviati.

Fase 2 – Le catture

La maggior parte delle catture sono state effettuate nel sito n° 2 , proprio per la maggiore funzionalità del sistema di trappole e per il maggior numero di esemplari presenti. Il numero degli esemplari catturati in questo sito è di 25, suddivisi in :
– 1 Crisemys picta belli
– 1 Pseudemys nelsoni
– 5 Trachemys scripta elegans
– 18 Trachemys scripta scripta
Le catture sono state eseguite in due giorni (3 e 5 agosto 2008).
Nell’Oasi di Magliano sono stati catturati solo 3 esemplari così suddivisi :
– 1 Trachemys scripta elegans
– 2 Emys orbicularis
Ci sono state anche alcune catture non previste di un grosso pesce gatto e un pesce siluro(rigettati nel lago).
Sicuramente in primavera 2009 ritorneremo nel lago dell’Oasi di Magliano e inseriremo le trappole a zattera per catturare tutte le testuggini alloctone.

Fase 3 – Misurazioni e prelievi.

Il giorno 5 agosto si sono svolte le prime operazioni di misurazione e prelievi nella seguente sequenza:
Pesi eseguiti dal Dr. Claudio Ciofi (Univ. di Firenze)
Misurazioni eseguite dal Dr. Claudio Ciofi (Università di Firenze)

Prelievi ematici a cura del Dr. Mattia Bielli e del Dr.Giordano Nardini(Tarta Club Italia)

Tamponi eseguiti dal Dr. Dino Scaravelli (Università di Bologna).

Ad operazioni ultimate abbiamo provveduto al rilascio delle testuggini, fra cui le Emys orbicularis sono state reimmesse nel lago dell’Oasi di Magliano Mentre le specie alloctone sono state rilasciate nel centro di recupero del Tarta Club Italia denominato Pianura Cesenate.

Associazione no profit per la tutela e la salvaguardia di Tartarughe e Testuggini.

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