Sternotherus carinatus

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Sternotherus carinatus nomenclatura e tassonomia

Nome comune: Tartaruga dal muschio carenata

Categoria: Tartarughe Acquatiche

Razorback musk turtle Gray, 1856

Tassonomia:
Classe = REPTILIA
Ordine = TESTUDINES
Famiglia = KINOSTERNIDAE
Genere = STERNOTHERUS
Specie = STERNOTHERUS CARINATUS

Sternotherus carinatus distribuzione e habitat naturali

Sternotherus carinatus è diffusa in sud-est Oklahoma, centro Arkansas, Mississippi fino a sud nel Golfo del Messico. Occupa alcune zone colonizzate da molti Emydidi e altri Kinosternidi con cui ne condivide gli spazi. E’ facile trovarla in corsi acquatici, piccoli laghi o semplici raccolte d’ acqua, in acque ricche di alberi, vegetazione acquatica e fondali fangosi ma solitamente poco profondi. I climi in cui vive sono molto simili a quelli Italiani.

Foto di TartaGuida

Sternotherus carinatus caratteristiche comportamentali

E’ una tartaruga poco propensa al nuoto e preferisce sostare in acqua poco profonde.
Passa parte della giornata facendo basking sia sulle rive dei bacini in cui vive sia arrampicandosi sulle radici affioranti.
Ha abitudini strettamente notturne o crepuscolari. Visto le temperature dell’ areale di provenienza Sternotherus carinatus va in letargo durante i mesi più freddi come alcuni Emydidi.
E’ una tartaruga particolarmente mordace e ha un insolito metodo di difesa: se attaccata secerne dalle ghiandole poste sotto il carapace un liquido maleodorante che allontana il predatore. In cattività mostra raramente questa “peculiarità”.
Sono animali attivi anche a basse temperature a differenza di altre specie diffuse negli stessi areali.

Sternotherus carinatus caratteristiche fisiche

E’ una tartaruga acquatica piccola e raggiunge la dimensione massima di 16 cm anche se in cattività raggiunge dimensioni minori.
Presenta un carapace particolarmente a cupola con colori che vanno dal marrone al grigio, mentre da giovane e’ molto chiaro con tanti puntini neri.
Da giovane presenta una cresta molto accentuata lungo la linea mediale del carapace che, con il tempo, tende a scomparire.
La pelle e il capo sono grigi con gli stessi puntini neri del carapace e del piastrone. Sotto la testa presenta, da adulta, due barbigli.
Il becco e’ sporgente nella parte superiore, molto forte e tagliente, caratteristico di questa specie (e di quasi tutti i Kinosternidi).
Il piastrone, che presenta una cerniera poco sviluppata, ha colori uniformi giallo-marrone, mentre gli individui giovani presentano dei puntini neri su sfondo rosa che con il tempo spariscono.
Non e’ presente, a differenza di altri Kinostenidi, lo scuto gulare: è questo il maggio segno di riconoscimento di questa specie nel genere Sternotherus.

Sternotherus carinatus dimorfismo sessuale

La caratteristica più evidente tra i due sessi e’ la coda: nei maschi e’ molto larga alla base e con l’ apertura cloacale verso l’ estremità. Nelle femmine invece la coda più piccola e sottile ha l’ apertura della cloaca posta vicino agli scuti anali.
Un ulteriore dimorfismo e’ rappresentato dagli scuti anali: nei maschi sono meno accentuati rispetto alla femmina in cui coprono maggiormente la coda con un angolo maggiormente chiuso rispetto ai maschi.

Tartaruga del muschio mantenimento in cattività

Alimentazione, stabulazione e tecniche di allevamento sono le medesime di quelle per Sternotherus odoratus per cui consiglio di leggere la scheda di allevamento.
Personalmente stabulo esemplari baby in acquaterrari con circa 10-15 cm di acqua, molte piante acquatiche, lenticchie d’ acqua che sono particolarmente gradite come cibo, fondale sabbioso irregolare in modo da creare zone con profondità minime (importantissimo vista la scarsa attitudine al nuoto).
Temperature circa 25°C con abbassamenti notturni a circa 18. Neon UVB, radici e corteccia di sughero per eventuale basking e zona emersa (raramente utilizzata).
Gli esemplari adulti sono allevati all’ aperto in un laghetto di dimensioni 2×2 metri con fondale melmoso di circa 1mt, spiaggiamenti e numerosi appigli acquatici.
Gli adulti in acquaterrario vengono da me allevati in acqua a temperatura ambiente (non sotto i 20 gradi) ed un faretto spot per creare un gradiente (poco utilizzato) ed un allestimento simile a quello per i baby con l’ aggiunta di una zone emersa in terra per eventuale deposizione, tuttavia assai difficile in ambiente artificiale (depongono spesso in acqua mangiandosi le uova).
L’ alimentazione, onnivora, è costituita da tutti quei cibi particolarmente graditi quali: insetti, chioccioline, lombrichi, pesci, gamberetti freschi, piante acquatiche ecc…

Sternotherus carinatus riproduzione

Una volta raggiunta la maturità sessuale, le Sternotherus carinatus, dopo essersi risvegliate e riprese dal letargo, iniziano i classici rituali di corteggiamento.
Nei mesi primaverili ed estivi avviene la prima deposizione di circa 2 o 4 uova a seconda delle condizioni dell’ animale, della sua età riproduttiva ecc… Sono possibili più deposizioni (in genere due) nell’ arco della stagione.
Le uova a seconda della temperatura impiegano dai 3 ai 4 mesi per schiudersi.
In cattività e’ consigliata una incubazione artificiale delle uova mantenendo una umidità del 70% e temperature comprese tra i 25 e i 32 con eventuali lievi abbassamenti notturni in un substrato di vermiculite e acqua in proporzioni 1:1 per mantenere la corretta umidità.
Al fine di favorire e stimolare l’ accoppiamento e l’ ovulazione della femmina e’ necessario far rispettare un periodo di letargo anche se spesso molti allevatori ottengono successi tenendole tutto l’ anno attive.

Sternotherus carinatus letargo

Sono tartarughe che in natura vanno in letargo e la durata dipende dall’ areale di distribuzione, l’allevatore deve mantenere gli accorgimenti necessari ad un suo corretto svolgimento.
Le modalità e le temperature sono le medesime di Sternotherus odoratus.

Autore: Stefano Redaelli

Associazione no profit per la tutela e la salvaguardia di Tartarughe e Testuggini.

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